Lo scorso Febbraio 2024 alcuni membri dell’Associazione sono tornati a trovare Padre John in Uganda, dopo 4 anni di viaggi a causa del COVID.
Qui di seguito vengono riportate la loro testimonianza, le loro impressioni e sensazioni.
“Eccoci tornati dall’Uganda, colmi della grazia di Dio e dell’amore che quei luoghi ci hanno dispensato a piene mani. Ciò che abbiamo visto ci ha resi ancora più convinti che l’aiuto che ognuno di noi invia a Padre John abbia un immediato ritorno sulle vite dei tantissimi bambini, ragazzi e adulti da lui seguiti.”
Il nostro viaggio comincia il 18 febbraio e si apre con la Santa Messa alla quale abbiamo assistito a Mutara. Al nostro arrivo, l’esterno della Chiesa era gremito di centinaia di persone, tra cui un’intera scolaresca di una Secondary School della diocesi. Questi ragazzi, nonostante la pioggia, hanno assistito con grande compostezza e devozione alla celebrazione liturgica per poi ricevere la benedizione da Padre John. Fin da subito, siamo stati accolti con enorme gioia: il popolo di Mutara si è stretto a noi nelle preghiere e ci ha guidati nei vari passaggi di questa loro splendida liturgia. Finita la Messa, abbiamo fatto una breve visita alla vicina scuola dove altre decine di studenti ci hanno abbracciati e accolti calorosamente.
Il giorno seguente (19 febbraio) abbiamo visitato la Primary School al Ruenyanga Village nel distretto di Isingiro. In questo complesso, oltre a sette classi della Primary School, sono presenti anche 2 classi di asilo per i bambini più piccoli. Rispetto alla nostra ultima visita 4 anni fa, è stato completato l’edificio principale mentre sono in fase di completamento la serie di aule in muratura; inoltre, si sta procedendo con la costruzione di una nuova palazzina che andrà a sostituire le precedenti aule in legno. Ovviamente, siccome i bambini presenti sono estremamente numerosi, sono necessari ancora tanti sforzi affinché ci sia spazio per tutti.
Nel pomeriggio siamo andati a visitare la St. Mary’s Vocational School di Kashengi, sempre ad Isingiro. Si tratta della succursale della scuola presente ad Mbarara che non è più sufficiente per contenere il gran numero di ragazzi e ragazze presenti (oltre 700). In questa sede di Kashengi ci sono circa 500 studenti, riconoscibili sempre per la divisa verde.
La giornata del 20 febbraio è cominciata con la visita all’istituto House of Hope, House of Mary Vocational Institute, scuola di arti e mestieri (cucito, falegnameria, carpenteria, edilizia, ecc.) dove studiano e imparano un mestiere circa 200 ragazzi e ragazze. Qui abbiamo lasciato il materiale di merceria gentilmente donato da alcuni sostenitori dell’Associazione.
Successivamente, siamo andati all’ospedale a consegnare i medicinali portati dall’Italia. Abbiamo avuto anche l’occasione incontrare alcuni ragazzi e bambini adottati da alcuni membri dell’Associazione. A seguire siamo andati alla Mary Mother Secondary School di Ibanda, a metà strada tra Mbarara e Ntungamo, dove studiano circa 700 ragazze, riconoscibili dalle divise blu o bianche in base a quale delle sei classi appartengono.
Arrivati a Ntungamo siamo prima passati alla Blessing Nursery and Primary school dove sono presenti circa 200 bambini che ci hanno accolti gioiosamente, riempiendoci di commozione. Qui è in costruzione un nuovo edificio a tre piani, due dei quali ancora non terminati ospitano già le aule per poter continuare l’insegnamento; in un altro edificio vi sono invece aule già completate e in piena attività. Siamo infine arrivati alla Secondary High School di Ntungamo con circa 1200 studenti tra maschi e femmine dove abbiamo visto terminato lo splendido edificio a tre piani con la grande Cappella dedicata a Papa Santo Giovanni Paolo II.
Il 21 febbraio è arrivata mia figlia Faith e con lei siamo andati a visitare un altro dei prodigi che il Signore ha fatto per mano di Padre John: quattro anni fa avevamo visitato la prima casa in costruzione per ospitare ragazzi/e usciti dalla baby home. Infatti, per legge questi ragazzi non potevano stare in edifici comuni ma dovevano alloggiare in singole abitazioni con massimo 16 giovani con un tutore maschio e una tutrice femmina che avessero la responsabilità per loro. Ora queste case sono otto e a queste si è aggiunto un edificio dove i ragazzi hanno aule dove prepararsi all’ingresso alla Primary School.
Lo stesso giorno siamo passati anche dalla Babies Home di Mbarara dove abbiamo portato dei vestitini per i bimbi e dei panettoni che sono stati distribuiti e mangiati non prima però della preghiera con padre John.
Il 22 febbraio si è concluso il nostro viaggio che, seppur breve, ci ha riempito il cuore di gratitudine per padre John che nella sua consueta umiltà non finirà mai di stupirci. Il Signore ha trovato in lui lo strumento per elargire bene e amore a quelle popolazioni che tanto hanno sofferto.
Padre John ringrazia tutti per le preghiere e per tutto ciò che abbiamo portato e che facciamo affinché la sua Missione possa proseguire.